La
Shaktipat è un termine sanscrito composto da Shakti che significa energia e Pat che significa scorrere, andare, muovere.
Shaktipat può essere realizzata da un Maestro o discendere direttamente senza alcuna intermediazione essendo una libera manifestazione della dissoluzione e della manifestazione dell’Universo ma solo quando ha origine nell'aspirante. Troviamo fonti nel Tantralòka di Abhinavagupta e negli insegnamenti del Maestro contemporaneo di Swami Lakshmanjoo nella tradizione Shivaita del Kashmir.
Il
Reiki è giapponese ha origini buddhiste, taoiste, shintoiste e induiste;
può discendere solo tramite un Maestro. E' costituito da due sillabe;
Rei come energia universale che ci circonda e
Ki come essenza individuale. L’unione mette in sintonia la propria energia personale con l’energia cosmica che possiamo chiamare anche amore universale.
L’osservazione dell’acqua è la base della nostra “chimica spirituale” in una
visione neo tantrica trascendentale e in stretta affinità vibrazionale e alchemica con
Reiki. Nella pagina
Chakra di questo sito abbiamo osservato come le energie di liberazione e di manifestazione associate all’acqua e al fuoco spirituali e connesse all’azione della kundalini che si risveglia e sale verso l’alto (proprio come l’acqua che evapora attraverso il calore del fuoco), siano le regine indiscusse della nostra trasformazione evolutiva.
Osserviamo meglio da un’altra prospettiva. Nell’ideogramma
Reiki (Rei + Ki) il
Ki che rappresenta la nostra essenza individuale è rappresentato come “
dell’acqua che evapora” e che ritorna alla sorgente. Quale sorgente? La sorgente di acqua viva che scorre nelle profondità del nostro essere che risale verso l’alto e
sposa il fuoco rappresentato dal simbolo
Rei (che discende sotto forma di acqua attraverso “
pioggia e nuvole” nel regno animale, vegetale e minerale). In un’osservazione più attenta s'intuisce come nel simbolo
Reiki siano dunque racchiuse simbolicamente le spiegazioni dei più alti valori spirituali e trascendentali; in un’osservazione ancora più profonda ciò che colpisce è di come sia
l’acqua a esprimere al meglio le proprietà della materia e non la terra. Queste qualità sono la malleabilità, la ricettività e l’adattabilità, caratteristiche principali dell’attività del principio femminile. In sostanza è il manifestarsi di un segreto interiore che richiama spiritualità e creatività a cui anche l'uomo può attingere come risorsa energetica in quanto contenente spirito ardente e produttivo. La danza che si crea tra le due polarità è la gioiosa manifestazione dell’
Uno; il maschile, che sia Shiva del regno cosmico o un fuoco che simbolicamente fa “bollire dell’acqua in una pentola”, aiuta in ogni caso il femminile a manifestarsi nella materia (l’acqua) e assieme a celebrare e a cooperare la manifestazione che la creazione dovrebbe essere.
Osservare la potenza dell’acqua e tutto ciò che si cela in essa, deve diventare un fattore predominante nella vita psichica, affettiva e mentale poiché è
nella nostra coscienza che essa deve acquistare un valore spirituale ed energetico.
In seguito l’equilibrio che si crea tra lo stato di consapevolezza unito al nostro grado di apprendimento ci riallinea a ciò che è sempre esistito; la nostra luce, l’essenza.
Le mani che usano gli operatori Reiki nei propri trattamenti nel canalizzare l'energia universale sono importanti come palliativo, sostegno e riconoscimento ma per la vera guarigione bisogna entrare in un percorso spirituale molto più profondo e iniziatico attraverso la Via dell'Acqua.
Dobbiamo informare l'acqua di amore e luce quanto più possiamo. L'acqua contiene la cellula madre dell'Akasha ove risiede la biblioteca del Grande Architetto ... più gente si avvicinerà a questa realtà più avremo possibilità di tornare a vedere l'Eden sulla Terra, vivere nella pace e contribuire a realizzare veramente il nuovo paradigma olistico.